Del e Izia erano due paesi vicini ma lontani. Gli abitanti di Del erano dediti alla coltivazione della terra, alla produzione di frutta, che ritenevano essere l’alimento più buono del mondo. Gli abitanti di Izia erano allevatori, amavano il contatto con gli animali e producevano del latto buonissimo, che ritenevano, allo stesso modo, essere l’alimento migliore di tutti.
Marco quella notte fu trasportato dalla vaschetta magica proprio lì, al confine tra i due paesi. Un confine in realtà molto sottile. A dividerli era un muro di carta. I bambini di Del disegnavano sogni bellissimi da un lato del muro, e anche i bimbi di Izia facevano lo stesso dall’altra parte di quel curioso muro.
Marco parlò prima con il Gran Visir di Del. “Buongiorno nostro gradito ospite – gli disse il sovrano – So che sei venuto qui per assaporare i frutti della nostra ricchezza. Eccoli, prendine quanti ne vuoi”. Attraverso il suo maggiordomo, Marco ricevette una cesta di pere. Avevano un aspetto meraviglioso, erano succose e prelibate. Appena ne addentò uno capì che il gran visir aveva ragione. Era davvero l’alimento più buono del mondo.
Qualche ora dopo raggiunse Izia, il cui principe era davvero orgoglioso dei prodotti dell’attività dei suoi sudditi. “Salve, Marco – disse al ragazzo – Adesso capirai perché nel nostro paese non c’è bisogno d’altro che dei derivati del latte. Prova un po’”. Si materializzarono davanti ai suoi occhi dei grossi tranci di ricotta. Profumavano di latte, erano invitanti e… alla prova del palato Marco si rese conto che anche il principe aveva ragione. Quella ricotta era davvero l’alimento più buono del mondo.
Fu a quel punto che ebbe un’intuizione geniale. “Perché non diventate una cosa sola, voi e Del? – chiese Marco – Immaginate a quanto sarebbe meraviglioso associare la vostra capacità di produrre formaggi così gustosi e la capacità di Del di partorire frutta di così grande qualità. Io sono un bambino, devo ancora crescere, ma vedo che a dividervi c’è solo un foglio di carta. Ci vorrà poco per strapparlo”.
Il re di Izia era scettico. “Cosa possiamo c’entrare noi con loro – contestò – Abbiamo due storie diverse”. Anche il gran visir di Del aveva la stessa visione. Marco però non era d’accordo e decise di cambiare strada. “Coinvolgerò i bambini – pensò – In fondo loro disegnano sogni, volano con la fantasia, non si faranno problemi”. Marco parlò con il più grande dei bimbi di Del e fece lo stesso con il più grande dei bimbi di Izia. Come previde, i bimbi erano felicissimi di potersi conoscere. “Porterai la vostra ricotta al Gran Visir di Del”, disse Marco al bimbo di Izia. “Porterai le vostre pere al principe di Izia”, disse invece al bimbo di Del.
Il Gran Visir rimase colpito dalla bontà delle ricotte di Izia. E il Principe non poté fare a meno di ammirare il sapore delle pere di Del. “Adesso non resta che unirvi – disse Marco ai due sovrani – e unire le vostre prelibatezze”. I bimbi si occuparono di infrangere quel muro di carta. Ci misero solo un minuto, e l’unica cosa che dispiacque loro fu perdere i disegni dei loro sogni. “Ma non dovete preoccuparvi – spiegò Marco – Da oggi i vostri sogni li vivrete davvero, non avrete bisogno di disegnarli”. Invece Gran Visir e Principe decisero di nominare il miglior agricoltore di Del e il più bravo allevatore di Izia per capire come unire le pere di uno e le ricotte dell’altro. Ne nacque un gelato destinato a diventare famoso in tutto il mondo. Il giusto ricotta e pera sarebbe diventato uno dei preferiti. E ovviamente Del e Izia divennero un paese solo.
“Ti racconto la storia del paese di Delizia? – disse Marco qualche ora dopo alla mamma – Si tratta della favola del gelato al gusto ricotta e pera”. Mamma gli disse subito di sì. Ascoltò ed esclamò con orgoglio: “Che bravo il mio piccolo eroe. Diventerai il migliore dei gelatai e la tua vaschetta diventerà famosissima”.
RICOTTA E PERA
Gelato al gusto di ricotta, con variegatura al gusto pera, cubetti di pere candite e scagliette di cioccolato fondente in superficie. Le gocce di cioccolato, la pera candita e la ricotta si incontrano in un miscela impareggiabile di prelibata dolcezza. Un dessert piacevole, golosamente cremoso e dal sapore ricercato. Semplicemente stupefacente, assaggio dopo assaggio.